La Beatificazione

La stima e la venerazione che avevano circondato il Prof. Moscati durante la vita, esplosero dopo la sua morte, e presto il dolore e il pianto di coloro che lo avevano conosciuto si tramutò in commozione, entusiasmo, preghiera. Si ricorreva a lui in ogni circostanza, e molti affermavano di ricevere grazie fisiche e spirituali per sua intercessione.

Il Santo Padre Paolo VI legge l’omelia durante la messa della beatificazione, il 16 novembre 1975

Il 16 luglio 1931 iniziarono i Processi informativi presso la Curia di Napoli. Il 10 maggio 1973 la Congregazione per le Cause dei Santi, a Roma, emanò il Decreto sulle virtù eroiche, per cui Giuseppe Moscati viene dichiarato Venerabile.

Nel frattempo venivano istruiti i processi per l’esame di due miracoli: due guarigioni improvvise attribuite a Moscati. Un maresciallo degli agenti di custodia, Costantino Nazzaro, di Avellino, era guarito dal morbo di Addison. I medici non gli davano alcuna speranza, ma egli con la famiglia intensificò la preghiera a Giuseppe Moscati. Una notte vide in sogno che Moscati lo operava, e svegliatosi si trovò perfettamente guarito.

Il secondo miracolo approvato dalla Congregazione per le Cause dei Santi è quello di Raffaele Perrotta, di Calvi Risorta (CE), guarito da meningite cerebrospinale meningococcica. Quando già i familiari avevano preparato per lui l’abito per la sepoltura, ecco che tra il 7 e l’8 febbraio 1941 si ebbe una instantanea e definitiva guarigione.

Paolo VI con i gesuiti Molinari, Marranzini e Tripodoro

Il 16 novembre 1975, il Papa Paolo VI dichiarò Beato Giuseppe Moscati, durante una solenne celebrazione in Piazza San Pietro.
Quel giorno la pioggia si presentò varie volte durante la funzione, ma la folla che gremiva la piazza seguì con commozione il sacro rito fino alla conclusione.

Commenti